Che differenza c’è tra Life e Business Coach?

Che differenza c’è tra Life e Business Coach?

Francesco Minghini 10 Ottobre 2023 0 Comments

Quando racconto di essere un coach, molti mi chiedono: “Ah e che coach sei? Sei life o business coach?” e io rispondo: “Sono un coach.”

Essere un coach e fare coaching significa applicare una metodologia che – almeno secondo l’International Coaching Federationlavora sempre sull’essere.

Qualsiasi obiettivo ti poni, tutto passerà da te, dal tuo essere. Per raggiungere un risultato è necessaria una trasformazione, una evoluzione che avviene in noi.

Facciamo un esempio.

Diciamo che il signor X è stato promosso e ha l’obiettivo di migliorare le sue capacità di leadership. È chiaramente un risultato che vedrà la sua realizzazione nel mondo del business, ma per arrivarci il signor X dovrà lavorare su tante cose, personali.

Cosa significa leadership per te?” È una domanda che gli farei.

Lui potrebbe rispondermi che la sua leadership è fatta di fiducia, rispetto, ascolto, sicurezza e chissà cos’altro. Potrebbe dirmi che lui vorrebbe avere più fiducia in sé stesso o essere più incline ad ascoltare.

Quindi lavoreremo su questi aspetti per arrivare a consolidare la sua leadership e farlo crescere si, nell’ambito lavorativo, ma in generale nella sua vita.

Una persona che sviluppa un maggior senso di fiducia avrà benefici al lavoro, ma anche a casa, con gli amici, la famiglia.

Quindi non c’è nessuna differenza tra life e business coach?

Si, una c’è.

Uno dei segreti del successo di un coach è quello di scegliere con chi lavorare. Sia il segmento (Mamme, business men, giovani etc.), sia le singole persone.

Il coaching è una relazione e, come tutte le relazioni, funziona quando c’è sintonia.

Quindi, io posso decidere di diventare business coach perché scelgo di lavorare con manager, quadri, impiegati, direttori che mi porteranno tematiche aziendali. Semplicemente perché mi interessa la cosa. Ad ogni modo, lavoreremo sempre sull’essere e sullo sviluppo personale.

Un’ultima precisazione importante.

Il coach fa domande e accompagna il cliente alla scoperta di sé, non deve capire né sapere nulla del cliente. Un coach di 23 anni di Accra in Ghana può tranquillamente lavorare con un super manager di New York. Anzi, il non sapere nulla di un ambiente/argomento è utile al coach, che così non rischia di farsi trascinare verso il giudizio o il consiglio che, come abbiamo visto in questo post, fanno parte di altre professioni.

In conclusione, la differenza tra life e business coach è solo nella scelta del coach stesso e del suo target di riferimento.