Energia Vitale – Il superpotere da ricaricare

Energia Vitale – Il superpotere da ricaricare

Francesco Minghini 12 Febbraio 2025 0 Comments

Che stanchezzaaa! Che sonno! Che fatica! Non ce la faccio più!

Alzi la mano chi ha pronunciato una frase come questa negli ultimi giorni! Le vedo, le vedo, le vostre belle braccia tese verso l’alto con la manina sventolante. Posso immaginare anche i vostri occhi alla ricerca di un po’ di energia, il sacro graal che tutti cercano, a molti sfugge e alcuni, per fortuna, trovano.

In un mondo sempre più frenetico e scandito da ritmi, impegni e velocità stiamo accumulando attività, ma perdendo energia.

Ma cos’è l’energia? A cosa serve? Che cosa ce la toglie e come possiamo fare per recuperarla, migliorarla e averne sempre una buona scorta a portata di mano?

Le radici dell’energia

Come spesso accade, il significato originale di una parola può darci spunti illuminanti. Energia deriva dal greco ἐνέργεια (enérgeia) che significa “attività”, “operazione”, “lavoro”, “forza in azione”.

Il primo ad usare questo termine fu il grande Aristotele che lo coniò per distinguere tra potenzialità – ciò che potrebbe essere – e attualità – ciò che è in atto. Per Aristotele l’enérgeia rappresentava la trasformazione, il passaggio di una possibilità in azione. Secondo il filosofo greco ogni ente, ogni essere ha la sua energia, il proprio essere in azione verso un fine, il proprio fine.

Nel corso della storia questa definizione è stata utilizzata, plasmata, modificata fino ad arrivare ai giorni nostri dove, nel linguaggio comune, usiamo la parola energia come sinonimo di forza, vitalità, carica e potenza.

Un peccato no? Questo appiattimento. Soprattutto perché ci siamo persi una cosa che personalmente ritengo molto interessante.

La trasformazione. L’energia è quella forza che trasforma una possibilità in un atto concreto. Con la nostra energia facciamo succedere, siamo in movimento, andiamo verso qualcosa e lo possiamo raggiungere.

Abbiamo tutti un nostro potenziale e grazie all’energia possiamo realizzarlo. E questo è incredibilmente potente nella sua semplicità. L’energia è quella cosa che ci permette di fare, raggiungere, realizzare quindi di costruirci la vita, la nostra vita giorno dopo giorno, momento dopo momento.

I quattro tipi di energia

Di energia ne esistono diversi tipi e sto parlando ovviamente di quella umana, non di fisica o ingegneria.

Nello specifico, abbiamo quattro tipi di energia: fisica, mentale, emotiva, spirituale.

1. Energia Fisica

Partiamo dalla tipologia più famosa, semplice e, probabilmente, più importante. L’energia fisica è quella che ci permette di compiere azioni quotidiane, dai voli in deltaplano al più piccolo battito di un cuore. Come esseri viventi abbiamo bisogno di produrre energia per vivere e lo facciamo trasformando il cibo.

Perché è la più importante? Avete presente quando siete malati con 36,9 mezzi moribondi sul divano? A cosa pensate? A qual è il motivo per cui esistete o a prendere un brufen e guarire prima possibile? Senza forza e salute fisica, tutto il resto passa in secondo piano.

2. Energia Mentale

L’energia mentale è quella che ci serve per usare il cervello e quindi pensare, elaborare informazioni, fare calcoli, prendere decisioni e così via. Tutto questo affatica il nostro prezioso cervello e, a volte, bassi livelli di energia mentali possono avere anche impatti fisici. Avete presente quando sentite la testa implodere dopo quattro ore di concentrazione su qualcosa?

3. Energia Emotiva

Che mondo sarebbe senza emozioni? Orribile, no?

L’energia emotiva è quella forza interiore che ci deriva dalle nostre emozioni e influenza il nostro stato d’animo, la nostra voglia di fare, la nostra motivazione. Avete presente quando incontrate qualcuno che ha un’energia travolgente? Se ci pensate, cosa vi travolge? I suoi bicipiti e le sua conoscenza della bibliografia di Kant? Quello magari vi piace, ma è la sua energia emotiva che vi coinvolge e conquista. L’energia emotiva è una trascinatrice, una leader a cui dobbiamo dare più importanza!

4. Energia Spirituale

Chiamata anche esistenziale, è una forma di energia legata alla ricerca di senso, di scopo, di appartenenza nelle nostre vite. Non per forza è legata alla religione, ma piuttosto ad una forza, una capacità di sentirci allineati ai nostri valori, a ciò in cui crediamo, a ciò che ci fa sentire vivi. Se vogliamo inglesizzarlo un po’ è il famoso “purpose” di cui oggi tutti parlano.

Come avete visto, i tipi di energia seguono un po’ la struttura della piramide dei bisogni di Maslow. Ci prendiamo cura – o dovremmo – prima delle necessità basilari, come avere la forza di stare in piedi e respirare, e man mano che le abbiamo soddisfatte passiamo ai livelli successivi.

La realtà dei nostri livelli energetici

Da una ricerca che ho condotto su un campione di amici, parenti e sconosciuti, è emerso che l’80% degli intervistati si dichiara mediamente soddisfatto dei propri livelli di energia (nessuno pienamente), ma poi alla domanda “Ogni quanto senti che ti manca l’energia?”, addirittura il 57% – quindi più di metà – risponde “almeno un paio di volte alla settimana” e il 15% “quasi tutti i giorni”.

Spesso ci nascondiamo dietro un “sono stanco” che usiamo come scusa generica, ma in realtà è solo il risultato più evidente di una mancanza di energia di cui forse non siamo consapevoli fino in fondo.

I Drainers: i nemici dell’energia

Come suggeriva già nel V secolo avanti Cristo il filosofo e stratega militare cinese Sun Tzu “Se conosci il nemico e conosci te stesso, non devi temere il risultato di cento battaglie“. Scopriamo insieme chi sono i terribili Drainers, i succhiatori di energia che ogni giorno sono lì appostati con il solo obiettivo di indebolirci e rubarci vitalità e benessere.

Drainers dell’energia fisica

  • Sonno scarso o di cattiva qualità
  • Alimentazione scorretta
  • Sedentarietà
  • Stress fisico

Dormiamo poco e male, mangiamo peggio, non beviamo abbastanza, facciamo meno attività fisica di un bradipo, maltrattiamo il nostro corpo in vari modi insomma.

Drainers dell’energia mentale

  • Troppe informazioni. Troppi stimoli e input ci distraggono, stancano e abbassano la nostra capacità di pensiero e concentrazione.
  • Multitasking. Un tempo era un vanto saper fare due cose contemporaneamente, oggi è un problema il fatto che ne facciamo – o proviamo a farne – duecento tutte insieme.
  • Troppe decisioni. Quello che gli inglesi chiamano Decision Fatigue e che suona come il nome di una pop band degli anni ’80 è una realtà che viviamo quotidianamente.
  • Mancanza di pause. Troppa fretta e tutto urgente e alla fine non ci fermiamo mai e il nostro cervello è cotto, bollito, fritto.
  • Ambienti caotici e rumorosi, pensieri negativi, distrazioni costanti e tanto altro.

Drainers dell’energia emotiva

  • Relazioni tossiche o negative. I rapporti umani che creiamo possono darci, ma anche toglierci milioni di kilojoule di energia.
  • Mancanza di confini personali. È bello aiutare gli altri e dare la propria disponibilità, ma non a costo di sacrificare se stessi.
  • Ansia e stress. Drainers a tutto tondo.
  • Solitudine forzata. Se i rapporti umani danno e tolgono, la solitudine forzata può solo togliere.
  • Autocritica, senso di colpa, lamento continuo, mancanza di gratitudine, etc.

Drainers dell’energia spirituale

  • Mancanza di uno scopo. Sentirsi senza il famoso purpose, chiedersi “cosa ci faccio qui”, non riuscire a vedere il valore o il senso di ciò che stiamo facendo.
  • Disallineamento di valori e principi tra i propri e quelli dell’ambiente di lavoro, del cerchio di amicizia, della famiglia.
  • Vivere con il pilota automatico, non avere tempo per pensare, rilassarsi, per stare con se stessi.

Dalla mia ricerca è emerso che, di tutti questi drainers, gli intervistati hanno indicato prevalentemente tre fattori: lavoro, figli, sonno. Probabilmente perché sono le tre sfere personali dove stiamo per più tempo e sono aree che generano grandi fonti di stress.

Un altro dato interessante: il 71% delle persone intervistate ha detto “sì, vorrei molta più energia”, ma solo il 43% sta facendo qualcosa per migliorare i propri livelli.

Come ricaricare le nostre batterie

La premessa è sempre la stessa. Partiamo da piccole cose, alleniamoci, creiamo una routine e passiamo al livello successivo!

Per l’energia fisica

  • Dormire meglio
  • Mangiare più sano e bere di più
  • Fare esercizio regolarmente

Lo so, detta così sembra ovvio. Ma ricordate: è molto difficile che una vostra debolezza possa essere colmata in uno schiocco di dita. Scegliete il vostro campo di gioco e iniziate ad allenarvi. Se mangiate otto mila calorie al giorno, non lanciatevi in quelle illusioni “Da lunedì insalata e beveroni detox”.

Scegliete un aspetto dove sapete che potete migliorare e fate i primi passettini. Ogni micro passo in avanti vi costerà un po’ di fatica, ma sarà fattibile e soprattutto vi darà una grande soddisfazione, autostima e fiducia per continuare.

Per l’energia mentale

  1. Diminuite il multitasking. Da 100 cose scendete a 98. Togliete le meno importanti, tanto le fate già male.
  2. Fate tante pause, in cui fate l’opposto della vostra attività principale. Bastano 5 minuti ogni ora/ora e mezza.
  3. Cambiate attività o ambiente. Per esempio mentre scrivevo questo articolo ero stanco, sono uscito in balcone, ho fatto merenda e mi sono dedicato ad un altro progetto. Poi ci sono ritornato con una grinta diversa.
  4. Respirazione consapevole. 5 minuti di esercizi con il respiro daranno il famoso nuovo ossigeno alla vostra mente. Leggete l’articolo sull’ansia dove dettaglio diversi esercizi
  5. Apprendimento continuo. La nostra mente si alimenta di apprendimento. Leggere, studiare, imparare, ascoltare, scoprire, innesca un circolo virtuoso.

Per l’energia emotiva

  1. Migliorare le nostre relazioni e passare il tempo con chi ci dà energia, non con chi ce la toglie.
  2. Non dare per scontato le relazioni positive. Dedicate tempo per coltivare i rapporti che vi danno forza, felicità e benessere.
  3. Dedicarsi tempo di qualità. Ritagliamoci uno spazio per le nostre passioni, per i nostri hobby o anche solo per non fare nulla.

Per l’energia spirituale

Su questo tema, vi invito a dedicare del tempo per riflettere su cosa è veramente importante per voi e quali sono i drainers principali. Scegliete voi come farlo: scrivendo, meditando, stando in silenzio, camminando nella natura. L’importante è che decidiate di dedicare del tempo a questa importante attività.

Due consigli finali

  1. Il diario dell’energia. Provate, per una settimana, a tenere un piccolo diario dove annotate tutte le cose che vi danno energia e le cose che ve le tolgono. Alla fine della settimana leggete la lista e provate a introdurre un piccolo cambiamento che vi possa aiutare a migliorare la vostra energia.
  2. Fermatevi. Ogni tanto, quando sentite che i vostri livelli energetici lo richiedono. Siamo abituati a non fermarci mai, a fare fare fare, correre, raggiungere obiettivi, risolvere problemi. Fermarsi non significa perdere tempo, anzi è l’opposto. Con livelli di energia alti possiamo fare più cose e meglio, mentre se siamo spompati o lo faremo male o ad un certo punto ci spegneremo.

Quindi, iniziamo subito e in men che non si dica saremo più carichi del coniglietto rosa della Duracell!

Ricordiamoci che ogni traguardo, ogni obiettivo inizia con un piccolo passo e tanto allenamento!

Questo articolo è tratto dall’episodio 3 del mio podcast “Vorrei e Posso”, il podcast di benessere e crescita personale che ti aiuta a migliorare e stare meglio, un passo alla volta. Se ti è piaciuto, ascolta l’episodio e seguimi per nuovi contenuti ogni settimana!